Immersi nella luce, rapiti dal paesaggio

Un dipinto può donarci un attimo di quiete nel caos quotidiano, aprendo una finestra su un mondo in cui perdersi con lo sguardo.

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Immersed in the light, captivated by the landscape
Un dipinto può offrirci un momento di quiete nel nostro mondo turbolento. Lasciando vagare lo sguardo sulla tela, si apre una finestra attraverso cui possiamo perderci in un altro universo.

I paesaggi di John McAllister, in mostra dall’8 marzo al 31 maggio alla galleria Wentrup di Venezia, riflettono sul mezzo pittorico stesso, ripensando e riconsiderando il genere della pittura paesaggistica e, in questo contesto, diventano anche un commento sul cambiamento climatico in corso. Queste sue nuove tonalità luminose di giallo si ritrovano anche nell’unica natura morta della mostra: flares flaunt after dusk haunt. Le nature morte sono un perfetto mezzo di evasione: basta osservarle per essere trasportati altrove.

Un bouquet colorato con fiori esotici accanto a un pompelmo tagliato e un bicchiere con una bevanda fresca; un orologio da polso sul comò, alcuni fiammiferi bruciati e, oltre la finestra, il sole che scintilla sull’acqua. Una natura morta è capace di affrontare temi carichi di significato e malinconia, mantenendo al contempo un’aria di leggerezza e piacere. Porta la bellezza della natura negli spazi interni e, al tempo stesso, cattura la nostra esistenza nella sua interezza. Gli oggetti rappresentati sono portatori di molteplici simboli: il bouquet fiorito appassirà in pochi giorni, il sole tramonterà e un nuovo giorno sorgerà. Temi come la caducità risuonano fortemente in queste opere. Trasmettendo significati in modi diversi, la natura morta ha la capacità di superare le barriere linguistiche e culturali.

Il pittore americano è noto per le sue opere vivaci ed evocative, che traggono ispirazione dalle ricche tradizioni del Post-Impressionismo e del Fauvismo. I suoi dipinti si distinguono per l’uso audace del colore, i motivi intricati e una sensibilità lussureggiante, quasi tropicale. Le sue opere raffigurano spesso paesaggi, nature morte e interni che evocano un senso di bellezza senza tempo e di contemplazione serena. Lo stile unico di McAllister dà vita a esperienze visive immersive, celebrando l’interazione tra luce e colore.

"rapt glittery beguile awhile" è la quarta mostra personale di McAllister con la galleria e la sua prima esposizione nella sede di Venezia. Con dipinti recenti come awed awhile flashing rapt o harbors afar havens call, l’artista torna a un tema che lo affascinava profondamente già negli anni 2000: il fuoco. Il rinnovato interesse per questo soggetto nasce dagli eventi recenti che ci circondano e a cui tutti stiamo rispondendo, come il caos politico globale e i vasti incendi boschivi dell'estate. Il mondo è letteralmente in fiamme, sia fisicamente che mentalmente.

John McAllister considera il fuoco un paesaggio. Per lui, il fuoco è diventato una “quinta stagione” dell’anno e, con il cambiare delle stagioni, cambia anche il paesaggio: i colori, i fiori, la luce. E, nonostante il suo pericolo e la sua imprevedibilità, il fuoco possiede anche una bellezza propria. Ha tonalità brillanti di giallo, rossi caldi e arancioni vivaci. Le fiamme tremolano e si muovono in forme organiche, in una sorta di danza impressionistica. Si potrebbe osservarlo per ore e lasciarsi assorbire, quasi scrutando attraverso le fiamme. Non possiamo distogliere lo sguardo. Allo stesso modo, possiamo perderci nell’osservazione di un paesaggio dipinto, immergendoci nella vista di un lago, focalizzandoci sui singoli fiori e piante, lasciando che i nostri pensieri volino via.


Ed è proprio questa la contraddizione intrinseca della pittura: la si guarda e, allo stesso tempo, si guarda dentro di essa. Si osserva la pittura a olio sulla superficie, ma si può anche guardare attraverso di essa, lasciando che un paesaggio meraviglioso si apra davanti agli occhi. Anche nella staticità del quadro, i fuochi di McAllister sembrano danzare. Le loro forme piene si muovono sulla tela, immergendo l’ambiente circostante in una luce intensa e potente.

John McAllister è nato nel 1973 a Slidell, Louisiana. Vive e lavora a Florence, Massachusetts.

Tra le sue recenti esposizioni collettive istituzionali figurano Still Life alla Kunsthalle Emden in Germania e Garden. The Possibility of Life presso il museo HAB di Budapest. Altre mostre in gallerie e musei di tutto il mondo includono: Massimo de Carlo, Hong Kong e Pechino, CN | Biennale des Art, Nizza, FR | Le Consortium, Digione, FR | Massimo de Carlo Pièce Unique, Parigi, FR | Hagiwara Projects, Tokyo, JP | Acquavella Gallery, New York, US | Museum MAMCO, Ginevra, CH | Brattleboro Museum of Art, Vermont, US | James Fuentes Gallery, New York, US | Shane Campbell Gallery, Chicago, US | David Kordansky Gallery, Los Angeles, US | Almine Rech, Bruxelles, BE e Londra, UK | Marciano Art Foundation, Los Angeles, US | Rubell Family Collection, Miami, US. 

Le opere di McAllister fanno parte delle seguenti collezioni: HNA Group Inc. Collection, Hong Kong, HK | Hammer Museum, Los Angeles, US | Collezione Martin Eisenberg, New York, US | UBS Art Collection, New York, US | The Rubell Family Collection, Miami, US | Collezione Joseph Mimran, Toronto, CA | Collezione César e Mimi Reyes, San Juan, PR | MAK Family Collection, Monaco di Baviera.

Soft Opening: sabato, 8 marzo 2025, ore 18:00 – 20:00
Mostra: 8 marzo – 31 maggio 2025

VENICE GALLERY WEEKEND | 21 – 23 marzo 2025
ORARI SPECIALI: 10:00 – 18:00
EVENTO DI APERTURA: Venerdì, 21 marzo, ore 18:00 – 20:00
L’artista sarà presente.
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